Come si vive la pausa caffè nei paesi del mondo? Ogni cultura ha il suo rituale e le sue tradizioni. Scopriamole qui.
Il caffè è molto più di una semplice bevanda. È un rito, un momento di pausa dal lavoro, la vera chiusura di un pasto, l’opportunità per socializzare o per ritrovare l’energia durante una giornata impegnativa.
Nel corso dei secoli, intorno al caffè, ogni paese del mondo ha sviluppato le sue tradizioni e le sue ritualità, diventando in ognuno un momento speciale che ne caratterizza le abitudini e la cultura. Dall’Italia alla Turchia, dalla Germania alla Svezia, dagli Stati Uniti al Giappone, dall’Etiopia all’Arabi, in questo articolo, vi portiamo alla scoperta del rito del caffè in diversi paesi, rivelandovi curiosità e tradizioni legate a questa straordinaria bevanda.
Italia: l’arte dell’espresso e il “dolce far niente”
In Italia, il caffè non è solo una bevanda, ma una vera e propria arte. L’espresso è il re indiscusso di questa tradizione, con la sua rapida ma accurata preparazione e il suo potente aroma. Gli italiani amano fare più pause caffè durante la giornata, spesso accompagnandole con dolci, cornetti, biscotti o cioccolata, a seconda dell’orario. L’idea del “dolce far niente” si sposa perfettamente con la cultura della pausa caffè italiana, in cui le persone si fermano per un momento di relax e convivialità.
Turchia: il caffè turco e la lettura dei fondi
Considerato “patrimonio immateriale dell’umanità”, il caffè turco è un’esperienza sensoriale unica. Preparato in un’apposita caffettiera scaldata nella sabbia bollente, questa bevanda è densa e aromatica e viene offerta agli ospiti come rito di convivialità e accoglienza. Ciò che rende magica questa tradizione è la lettura dei fondi di caffè residui sul fondo della tazza. Un rituale molto antico che prevede l’interpretazione da parte di una delle figure formate dai sedimenti, offrendo così una previsione su situazioni personali e future.
Etiopia: il rituale del “caffè cerimoniale”
L’Etiopia è la patria della Coffea Arabica, la varietà di caffè più diffusa al mondo. Questo paese è considerato il luogo di origine del caffè e qui il consumo di questa bevanda è parte integrante della vita quotidiana. Il “caffè cerimoniale” è un rituale che viene svolto dall’intera comunità di persone. I chicchi di caffè vengono tostati e bruciati sul fuoco, quindi pestati e infine bolliti, per poi essere serviti all’interno di tazze dai colori accesi tipici di questa terra. Un processo che coinvolge molte persone e viene spesso condiviso in un contesto sociale, evidenziando l’importanza della comunità.
Giappone: l’arte del caffè filtrato
Nel paese del Sol Levante, il caffè è una bevanda pregiata e raffinata. I giapponesi danno grande importanza alla scelta dei chicchi e alla sua meticolosa preparazione, che si trasforma in un vero e proprio spettacolo. I “siphon bars” sono luoghi in cui i baristi preparano il caffè attraverso un processo che prevede l’uso di strumenti all’avanguardia, come il sifone, che utilizza la pressione dell’aria per preparare il caffè in modo delicato e aromatico.
Arabia: il caffè qahwa e l’ospitalità
Nel mondo arabo, il caffè è spesso chiamato qahwa e rappresenta un simbolo di ospitalità. Il caffè qahwa è generalmente aromatizzato con spezie come il cardamomo ed è offerto ai visitatori come segno di benvenuto. L’atto di servire e consumare il caffè qahwa è un momento di connessione sociale e rispetto reciproco.
Svezia: il concetto di “fika”
Nella cultura svedese la pausa caffè si chiama “fika” ed è una vera e propria istituzione. Solitamente si prende a metà mattinata o a metà pomeriggio ed è un momento di calma che si condivide con colleghi, amici o familiari seduti a un tavolo, di solito accompagnata da qualcosa di dolce (Fikabröd) come biscotti o pasticcini. Un’abitudine a cui nessun svedese rinuncerebbe per nessuna ragione al mondo perché rappresenta un’occasione per rallentare, rilassarsi e socializzare, in un’atmosfera di calore e condivisione.
Stati Uniti: la cultura del “coffee to go”
Negli Stati Uniti, il caffè è considerato come un carburante per l’energia e la produttività. Ecco perché qui si è diffusa la cultura del “coffee to go”, il caffè “da portar via”, perché molte persone sono abituate a berlo mentre si dirigono al lavoro, a scuola, all’università o nei luoghi delle loro attività quotidiane. Tuttavia, ci sono anche luoghi in cui il caffè diventa un’esperienza più rilassata e conviviale, con caffetterie che offrono tante tipologie diverse di caffè da sorseggiare in ambienti accoglienti per la socializzazione.