Quali sono i benefici del caffè amaro? È davvero da preferire al caffè zuccherato? Ecco le nostre considerazioni.
Se c’è un’abitudine che accomuna tutti noi italiani è bere caffè quotidianamente. Ma c’è una questione che ci divide tutti in due categorie ben separate: chi beve caffè amaro e chi preferisce il caffè zuccherato.
In teoria, si tratta di un fatto di gusto: alcuni preferiscono il sapore autentico del caffè non edulcorato dallo zucchero, mentre molti aggiungono una piccola quantità di zucchero proprio per smorzarne l’intensità.
Eppure, esistono alcuni motivi che rendono l’assunzione di caffè amaro preferibile a quello zuccherato, non tanto in termini di sapore ma di benefici per l’organismo. Scopriamoli insieme qui di seguito.
Il caffè amaro contiene meno calorie
Dicono spesso che il caffè amaro faccia dimagrire. La verità è che contiene pochissime calorie rispetto al caffè zuccherato. Basti pensare che, mentre una tazzina di caffè amaro contiene appena 3 calorie, il caffè zuccherato ne può contenere addirittura 30. Inoltre, come abbiamo già approfondito in un altro articolo, il caffè è una sostanza “bruciagrassi”, ma dev’essere amaro. Solo così può favorire il metabolismo riuscendo anche a placare l’appetito.
Il caffè amaro ha un effetto energizzante
Molti bevono caffè perché ricevono da questa bevanda una grande dose di energia, perfetta per iniziare la giornata. Ma è sempre così? In realtà l’effetto “ricarica” avviene soprattutto se si assume caffè amaro o con poco zucchero. Il caffè zuccherato, infatti, agisce in maniera opposta rispetto alla caffeina, aumentando i livelli di insulina del nostro organismo, causando sonnolenza e stanchezza.
Il caffè amaro favorisce la digestione
Spesso una tazzina di caffè è perfetta per concludere un pasto ricco e impegnativo. La sensazione che abbiamo sorseggiandolo è che possa aiutarci a digerire. Ma anche in questo caso è preferibile che il caffè sia amaro: solo in questo modo il caffè riesce a stimolare i succhi gastrici, aiutando l’organismo ad assimilare i cibi appena ingeriti.
Il caffè amaro allevia il mal di testa
Il caffè è un vero toccasana per combattere l’emicrania, grazie alle sue proprietà vasocostrittrici (restringe i vasi sanguigni). Infatti, anche alcuni farmaci analgesici contengono un po’ di caffeina. Il caffè, meglio se non zuccherato, aiuta ad alleviare il mal di testa, ma è bene non esagerare perché può anche favorire l’insonnia proprio a causa della caffeina e, di conseguenza, aggravare l’emicrania.
E lo zucchero? Esalta il sapore del buon caffè
Finora abbiamo elencato le proprietà benefiche del caffè amaro, ma ciò non significa che il caffè zuccherato vada assolutamente evitato. Sorseggiare un buon caffè deve essere soprattutto un momento di piacere, e chi desidera può aggiungere lo zucchero, per coprire le note più spigolose e conferendo un gusto più rotondo e lineare. Fermo restando che il caffè sia sempre di buona qualità e mai scadente: lo zucchero, infatti, essendo un “esaltatore di sapidità”, non ne migliorerebbe il sapore, ma ne risalterebbe i difetti.
E cosa rende il caffè un ottimo caffè? La miscela ovviamente, ma anche la macchina a cialde che lo eroga.
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